[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”30px”][vc_column_text]L’associazione Legambiente ha pubblicato il “Rapporto Pendolaria 2015” dedicato al panorama ferroviario italiano. Il rapporto delinea senza mezzi termini una rete ferroviaria frastagliata e segnata da profonde discrasie: quelle tra i treni ad alta velocità e di nuovissima generazione e gli ormai non conosciuti ai più, Intercity e treni a lunga percorrenza.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_empty_space height=”30px”][vc_single_image image=”936″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]Pendolaria 2015 descrive la frattura che ogni giorno si consuma dinanzi agli occhi dei pendolari del Nord e del Sud Italia. Lo studio, di fatti, registra un’impennata senza precedenti dei collegamenti Roma-Milano (370% rispetto al 2007) e Salerno-Torino-Venezia coperti dall’alta velocità.
[dt_quote type=”pullquote” layout=”right” font_size=”h5″ animation=”none” size=”2″]Per uno sguardo più approfondito, è possibile consultare il rapporto completo.[/dt_quote]
I tagli subiti dal trasporto pubblico regionale, tuttavia, non consentono ai tradizionali treni interregionali e a lunga percorrenza di competere con un’offerta sempre più variegata come quella proposta da Italo e le Frecce. Tempi di percorrenza ancora notevoli, drastica riduzione delle corse nelle tratte coperte dall’alta velocità e dei passeggeri si sommano ad un ulteriore disagio sperimentato dai chi viaggia al sud, dove i treni tradizionali sono assenti anche nelle tratte fuori dal circuito dell’alta velocità.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”944″ img_size=”large”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”945″ img_size=”large”][/vc_column][/vc_row]